
Ogni zona, ogni terreno, ogni stagione ha le sue piante selvatiche.
Nel mio terreno le selvatiche più diffuse sono allori, prugnoli, vitalbe, edere, rovi, amaranti, chenopodi, stoppioni, vilucchi, aspraggini, graminacee varie, romici, aparine, papaveri, cicorie, senecioni, tarassaci , coreggiole, portulache, piantaggini, senapi, centocchi, malve, ramolacci, crespigni, leguminose varie, euforbia, anagallidi, borse del pastore, parietarie, lattughe selvatiche, fumarie, mercurielle, ranuncoli, convolvoli, bardane, borragini, caccialepre, crepidi, lattughe selvatiche, strigoli, raperonzoli, veroniche, erba morella, ortiche, etc.
E’ importante conoscere la biologia delle piante selvatiche e le loro caratteristiche per cercare di controllarle ed “utilizzarle “ al meglio.
Ognuna ha un suo ciclo, il cui inizio, secondo me, per praticità, può essere considerato l’inverno e la fine del ciclo quando la pianta forma il seme. Lo svernamento nel terreno, cioè la forma con cui la pianta passa l’inverno, può essere:
sotto forma di seme nel caso delle piante cosiddette annuali, che hanno un ciclo di solito tra la primavera e l’autunno.
sotto forma di piccolo cespo (spesso a rosetta) nel caso delle piante cosiddette biennali e queste arrivano alla formazione del seme in estate e autunno del secondo anno.
sotto forma di rizomi, bulbi, tuberi, stoloni, radici sotterranee, da cui poi nella primavera spunteranno i germogli ed anche queste arrivano alla formazione del seme in estate e in autunno.
Quest’ultima categoria di piante si chiamano poliennali o poliannuali o perenni.
Ovviamente le due ultime tipologie svernano anche come seme, quello che formano a fine ciclo in estate/autunno. Seme che poi nel tempo formerà il cespo o il rizoma, etc.
Ogni stagione ha le sue piante selvatiche. Anche se la selvatica è presente in tutto l’anno o in una buona parte di questo, c’è un periodo in cui è all’apice della sua maturità “vegetativa”, che è prima che inizia la “montata a seme”.
Ovviamente questa distribuzione nel tempo e nello spazio dipende dalla latitudine, altitudine, clima, tipo di terreno, metodo di coltivazione, irrigazione, etc. In linea generale nel mio terreno:
in inverno (dicembre-febbraio) ci sono tarassaci, aspraggini, piantaggini, romici, cicorie, crespigni, graminacee varie, etc.
in primavera tarassaci, chenopodi, amaranti, romici, papaveri, malve, piantaggini, senapi, borse pastore, cicorie, ramolacci, senecioni, aparine, stoppioni, graminacee varie, lattughe selvatiche, fumarie, leguminose varie, ortiche, ranuncoli, bardane, crepidi, strigoli , raperonzoli, erba morella, etc.
in estate chenopodi, amaranti, centocchi, mercurielle, portulache, anagallidi, vilucchi, parietarie, aparine, correggiole, stoppioni, convolvoli, etc.
in autunno aspraggini, amaranti, chenopodi, vilucchi, lattughe selvatiche, piantaggini, malve, mercurielle, ortiche, romici, stoppioni, cicorie, crespigni, graminacee varie, etc.
Quello sopradescritto è un quadro generale. Seguirà una scheda per tutte le piante selvatiche di cui, per la mia esperienza , posso dare qualche informazione.
In ogni articolo sull’argomento pubblicherò una scheda.
continua